Il Coronavirus ferma lo sport: rinviato anche Euro 2020

Sport; Grassani, scadenze

L’emergenza Coronavirus diventa, giorno dopo giorno, sempre più seria e preoccupante, ed ha ormai definitivamente assunto i contorni di un problema globale. Anche il mondo dello sport è stato di conseguenza travolto, e sta “chiudendo i battenti” ad ogni latitudine.

Il nostro paese, anche in virtù delle tempistiche con cui il contagio da Covid-19 si è manifestato, è stato il primo a porre delle limitazioni alle manifestazioni sportive. Inizialmente tramite l’imposizione della disputa delle competizioni a  porte chiuse, poi con lo stop ad ogni tipo di evento voluto, in primis dal CONI, che si è esteso, infine, anche agli allenamenti. Al momento è difficile capire quando e se potrà riprendere la regolare attività sportiva, prova ne è, guardando al mondo del calcio nostrano, il rinvio a data da destinarsi del Consiglio Federale, inizialmente previsto per il 23 marzo. Inizia infatti a destare preoccupazione il numero degli alteti contagiati, che si estende a tutti gli sport e travalica i confini nazionali e continentali. Anche l’NBA, ovvero il campionato statunitense di pallacanestro, è stata ufficialmente sospesa dopo la notizia della positività di Rudy Gobert degli Utah Jazz.

Bocce ferme, al momento, pure nei regni della velocità e nei campionati di MotoGP e Formula Uno che, almeno fino a maggio, non andranno in scena. Da segnalare, inoltre, anche il rinvio del Giro d’Italia, mentre filtra una cauto ottimismo sulla possibilità che il Tour de France, la cui partenza è fissata per il 27 giugno, si corra regolarmente, sebbene le odierne risoluzioni del governo transalpino potrebbero portare, in tempi più o meno brevi, a qualche limitazione per la “Grand Boucle”.

L’attenzione degli sportivi e degli appassionati di tutto il mondo, però, è rivolta soprattutto ai due grandi eventi che avrebbero dovuto scandire l’Estate 2020: gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Tokyo. Se, nel primo caso, il rinvio è ufficiale, visto che, come comunica la federazione norvegese, l’UEFA ne ha decretato lo slittameto al 2021, nel secondo potrebbe esserci ancora qualche speranza che tutto si svolga secondo programma. Certo, la salute pubblica e la lotta per debellare il Coronavirus hanno totale ed incondizionata priorità, però sarebbe un messaggio simbolico di straordinario valore ritornare alla normalità anche con la disputa dei giochi olimpici, tramite quelle competizioni che, un tempo, fermavano anche le guerre.

In conclusione vale la pena affrontare anche la tematica legata all’aspetto economico, che incide sempre di più nello sport contemporaneo. Lo scombussolamento causato dal Coronavirus, infatti, potrebbe avere conseguenze fatali per molte società e reltà sportive, specie per quelle che orbitano in categorie minori ed ai margini del professionismo. Guardando all’Italia si registra il rinvio delle scadenze fiscali per il mese di marzo, che potrebbe estendersi anche a quello di aprile, e l’applicazione delle misure previste dal decreto “Cura Italia” anche al mondo dello sport. Cassa integrazione in deroga, bonus di 600 euro, sospensione di canoni e versamenti riguarderanno quindi, anche le società ed i loro collaboratori e dipendenti.

 

 

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