Barcellona Pozzo di Gotto (ME), esplosione fabbrica di fuochi d’artificio: tre indagati

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha iscritto nel registro degli indagati Antonino Bagnato, figlio del proprietario di un’impresa che effettuava dei lavori nella fabbrica di fuochi d’artificio esplosa lo scorso 20 novembre nella provincia di Messina. L’evento terribile causò la morte di 5 persone. Questo nome non è il solo nella lista dei sospettati composta anche da Vito Costa di 72 anni, titolare della fabbrica e Corrado Bagnato di 64 anni titolare della ditta che si occupava dei lavori di messa in sicurezza.

Bagnato ha raccontato una versione diversa da quelle che gli inquirenti ipotizzavano sul motivo dell’innesco dell’esplosione. L’uomo, sul letto dell’ospedale, infatti ha affermato che i lavori erano già stati conclusi e che lui insieme agli operai raccoglievano gli attrezzi prima di andare via dal luogo. Secondo il quadro investigativo, però, pare che i lavori non fossero stati ultimati e che la causa dello scoppio della polvere pirica sarebbe stata una saldatrice in azione.

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