Palermo, assenteismo al Comune: misure cautelari per 18 dipendenti

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Assenteismo all’ufficio dei Servizi Cimiteriali del Comune di Palermo. Scatta un’operazione che ha portato a 18 misure cautelari e 55 indagati complessivi. Le investigazioni sono scaturite dopo alcune segnalazioni anonime che hanno generato due diversi filoni d’indagine condotti dai Carabinieri del Nucleo investigativo e dall’Unità operativa di Polizia Giudiziaria del Comando di Polizia Municipale. Sono così emersi casi di assenteismo dal lavoro di parecchi dipendenti dell’ufficio comunale operante nell’ambito degli impianti cimiteriali. I dipendenti attestavano falsamente gli orari di svolgimento delle proprie mansioni.

Le scoperte dei Carabinieri

I militari hanno indagato su assenze dei dipendenti comunali e delle società partecipate Reset e Coime che prestano servizio all’interno degli uffici dei Servizi Cimiteriali appurando come un elevato numero di impiegati comunali effettuava sia timbrature anche multiple per conto di altri colleghi. In cinque mesi di investigazione i Carabinieri hanno documentato quasi 2.000 timbrature “sospette”, di cui 240 sviluppate e contestate.

L’azione della Polizia Municipale

La Polizia Municipale ha indagato su dipendenti comunali addetti ai servizi di assistenza ai funerali e quindi impiegati prevalentemente in mansioni esterne. Anche in questo caso era diffuso il fenomeno dell’assenteismo ingiustificato tra gli impiegati comunali che molto spesso erano in giro per la città intenti a fare attività personali o rientravano in ufficio in anticipo rispetto all’orario previsto ma non dando attestazione.

Gli esiti complessivi dei due filoni di indagine

Sono state individuate condotte penalmente rilevanti su 55 impiegati: più di un terzo dei circa 150 dipendenti che lavorano nell’ufficio dei Servizi Cimiteriali del capoluogo siculo. Su delega della Procura militari e poliziotti hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria a carico di 18 dipendenti comunali. Questi ultimi dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di falsa attestazione di presenza in servizio e truffa ai danni dell’amministrazione comunale.

I commenti delle autorità

“Grande apprezzamento per l’attività di indagine della Polizia Municipale e dei Carabinieri che ha permesso di individuare, con la massima collaborazione dell’amministrazione comunale, un altro dei tasselli della gravemente difettosa situazione dell’ufficio che si occupa della gestione dei cimiteri comunali”. Lo dichiarano in una nota congiunta il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il vicesindaco Fabio Giambrone e l’assessore Sergio Marino.

“Ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria seguiranno – proseguono -, oltre alla ovvia costituzione di parte civile, da subito delle severe misure disciplinari, commisurate alla gravità dei comportamenti che hanno arrecato un danno gravissimo non solo all’immagine dell’Amministrazione, ma soprattutto ai servizi resi ai cittadini e, in particolare, ai familiari dei defunti. Anche come forma di rispetto nei loro confronti queste misure disciplinari saranno ai massimi livelli consentiti dalla normativa e dai contratti di lavoro”.

 

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