Palermo, operazione antimafia “Teneo”: scattano 10 arresti

L’operazione, denominata “Teneo”, condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Palermo ha portato a dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emesse dal gip del Tribunale su richiesta della Dda (Direzione distrettuale antimafia). Al centro dell’inchiesta odierna boss palermitani che hanno ripreso il controllo del mandamento San Lorenzo e Tommaso Natale riorganizzandolo. Sono nove le persone condotte in cella e una ai domiciliari. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate, furto aggravato e violazione delle prescrizioni imposte dalle misure preventive.

Giulio Caporrimo, uscito dal carcere nel 2019, finisce nuovamente in galera dopo aver ripreso il controllo del mandamento. Nunzio Serio, anche lui scarcerato, è tornato ad occupare ruoli rilevanti all’interno di cosa nostra. L’indagine è la prosecuzione delle inchieste “Oscar” (2011), “Apocalisse” (2014) e “Talea” (2017).

L’operazione scaturisce a seguito di un controllo delle attività di Vincenzo Taormina, imprenditore del settore movimento terra, individuo ritenuto particolarmente vicino a Francesco Paolo Liga, reggente non visto sempre bene dagli affiliati. Fondamentale per loro, infatti, la scarcerazione nel febbraio 2017 di Giulio Caporrimo e di Nunzio Serio e di altri imputati. Entrambi erano osannati per le capacità di gestione delle attività illecite e per il loro carisma. Quando uscirono dal carcere, quindi, gli equilibri mafiosi si sarebbero spostati immediatamente in loro favore, senza però esautorare Francesco Paolo Liga.

La libertà di Caporrimo dura solo pochi mesi, fino al settembre 2017, quando viene nuovamente arrestato per residui di pena. Il boss, nonostante il tempo limitato, ha riorganizzato il mandamento che dopo la sua reclusione passa nelle mani di Nunzio Serio, arrestato poi nel maggio 2018.

Gli arrestati odierni sono: Vincenzo Billeci, 51 anni, Andrea Bruno, 52, Giulio Caporrimo, 51, Francesco Di Noto, 31, Andrea Gioé, 52, Baldassarre Migliore, 53, Vincenzo Taormina, 48 (tutti condotti in carcere). Domiciliari per Giuseppe Enea, 30 anni. Sono già detenuti Francesco Paolo Liga, 56 anni e Nunzio Serio, 43.

Determinante la denuncia di due imprenditori edili che si sono ribellati al pizzo. L’inchiesta ha ricostruito 7 vicende estorsive consumate o tentate di cui 2 denunciate spontaneamente dalle vittime.

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