Si conclude oggi il progetto dell’Asp di Catania rivolto agli studenti degli Istituti Superiori della provincia

Si concludono opggi, 23 aprile, presso l’Istituto Superiore “Secusio” di Caltagirone, le attività del Progetto di “Sensibilizzazione sui rischi legati all’eccessiva esposizione ai raggi UV”, rivolto a docenti e alunni degli Istituti superiori della Provincia, e che continueranno nei prossimi mesi presso contesti extrascolastici, quali campus estivi e lidi balneari.

Il progetto, promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, diretto da Antonio Leonardi, è stato organizzato nella cornice del Piano Regionale della Prevenzione con l’obiettivo di sensibilizzarli sui rischi legati all’eccessiva esposizione ai raggi UV. Le radiazioni ultraviolette, provenienti dal sole o irradiate da apparecchiature artificiali, sono considerate, da parte della Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) affiliata alla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), come la principale causa di tumori cutanei e di cataratta nell’uomo. I tumori indotti da tali radiazioni possono essere melanoma o epiteliomi (NMSC).

Sono 3 gli Istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa:

  • Liceo Statale Ettore Majorana San Giovanni La Punta (13 classi)
  • Istituto Comprensivo Statale “Sante Giuffrida” di Catania (3 classi)
  • Istituto Superiore “Secusio” di Caltagirone (7 classi)

Complessivamente sono stati coinvolti 300 studenti circa, di età compresa fra i 14 e i 18 anni.

In ciascun incontro l’equipe dell’UOC Servizio igiene ambienti di vita (SIAV), composta dal direttore del Servizio, Rosa Rita Lo Faro, e dal dirigente medico Francesca Grazia Cicciù, ha aiutato gli alunni a conoscere e a comprendere i rischi legati all’eccessiva esposizione ai raggi UV.

Contestualmente sono stati suggeriti i comportamenti corretti da adottare per prevenire tali rischi:

  1. evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata;
  2. utilizzare indumenti e accessori come cappello, maglietta e occhiali con filtro solare per proteggersi;
  3. approfittare dell’ombra naturale di alberi, tettoie e ombrelloni;
  4. usare creme solari adeguate al proprio fototipo con filtri per i raggi UV-A e UV-B e applicare le creme protettive in dosi adeguate e ripetere l’applicazione ogni 2/3 ore;
  5. esporsi gradualmente al sole per consentire alla pelle di sviluppare una naturale abbronzatura;
  6. proteggere in modo particolare alcune parti del corpo come naso, labbra, orecchie, collo e spalle;
  7. proteggere in particolare bambini, neonati e anziani.

Nel corso delle attività è stata illustrata anche l’app Sun Smart Global UV, rilasciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). L’applicazione fornisce previsioni meteo e UV per cinque giorni, evidenzia le fasce orarie in cui è necessaria la protezione solare e consente di ricercare sulle mappe la propria posizione per capire il livello di rischio.

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