Annullato, senza rinvio, l’ordine d’arresto del deputato della Regione Siciliana Carmelo Pullara – attualmente componente del Gruppo misto all’Ars – che era stato accusato di turbativa d’asta nell’ambito dell’operazione “Sorella Sanità”. Lo ha stabilito la Sesta Sezione della Suprema Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso dell’uomo – rappresentato dall’avvocato Giuseppe Di Peri – contro il provvedimento del Tribunale del riesame di Palermo che aveva ribaltato la scelta del Gip. Secondo quest’ultimo giudice non ci sarebbero stati gli estremi per sottoporre ai domiciliari il politico, il riesame sosteneva invece che gli indizi rappresentati dal pool – coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis – erano sufficientemente gravi. La Cassazione, infine, ha ritenuto che non vi fossero elementi d’accusa tali da giustificare una misura cautelare. Nel corso del processo già fissato la posizione del parlamentare era stata stralciata proprio in attesa del pronunciamento della Cassazione.
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