Giarrusso ad AN1: “Risultato ambiguo del M5S nelle elezioni. Maraventano? Si vergogni. Imbarazzante atteggiamento di Salvini”

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Dino Giarrusso, catanese deputato del Movimento 5 Stelle, è intervenuto ai nostri microfoni discutendo di alcune tematiche attuali. Dalle elezioni in Sicilia, all’udienza del leader della Lega, Matteo Salvini, fino alla dichiarazione sulla mafia dell’ex senatrice del Carroccio, Angela Maraventano.

“Credo che in questa tornata elettorale il Movimento 5 Stelle abbia raccolto un risultato ambiguo. La tornata è molto lunga e parte dal referendum stravinto. Regionali male ovunque, meno di quello che ci aspettavamo anche se io non credevo di vincere da nessuna parte perché alle nazionali ci sono tre scelte – centrodestra, centrosinistra e M5S -, alle regionali siamo arrivati a picchi di 25 liste. Dunque un conto è essere uno su 3, un altro è essere tra 25. Poi in Campania De Luca aveva da solo 15 liste. Si tratta di un altro tipo di competizione elettorale. Ma veniamo ai sindaci, ai ballottaggi e alla Sicilia che mi sta più a cuore di tutto. Nell’isola c’è stato un risultato dolce e amaro. Il M5S ha vinto in diverse città. Comuni come Matera, mi dispiace che abbia perso Andria e mi fa piacere, che abbia vinto anche se in coalizione a Pomigliano d’Arco e a Termini Imerese (qui però la candidata era nostra). Abbiamo visto che le coalizioni fatte in maniera ragionata sono andate bene e pessimi risultati, con nostro grande dispiacere, in quasi tutti i comuni della Sicilia in cui siamo andati da soli. A Pedara, a Trecastagni, a San Giovanni La Punta ma poi anche ad Augusta in cui avevamo il primo cittadino uscente che però c’era anche il dubbio se si ricandidasse ed è arrivato quarto. Questo è un segnale molto evidente che qualcosa non è andata bene. Abbiamo problemi di scarso risultato elettorale in cui non siamo tra i favoriti. Succede un po’ perché quando si vota per un sindaco o un presidente della Regione la gente sceglie in una gara a due, quasi mai è a tre o a quattro. Si sa già, come è accaduto in Puglia: Fitto ed Emiliano erano i veri due sfidanti anche se Antonella Laricchia è un’ottima esponente del Movimento. Stesso succede in molti comuni siculi. Prima il voto del Movimento di bandiera teneva mentre in questa tornata non è successo. Come a San Giovanni la Punta in cui avevamo una bravissima consigliera uscente candidata Giusy Rannone. Questa situazione sinceramente ci fa pensare. Secondo me bisogna ristrutturarsi nei territori, avere delle sedi e fare delle alternative pulite e trasparenti ai Caf perché poi i voti le vecchie politiche le prendono in questo modo. Io ho contribuito a bloccare le elezioni a Tremestieri Etneo perché pare che avessero raccolto delle firme false per creare alcune delle liste che avrebbero dovuto concorrere e quindi appoggiare i candidati sindaci compreso l’uscente Santi Rando. Sono state quindi sospese le elezioni e la comunicazione della Regione dice che l’unica lista pulita era quella del M5S che non ha bisogno di raccogliere le firme perché è presente in Consiglio Comunale. Anche questa è una cosa che va valutata, abbiamo bisogno di rimboccarci le maniche e avere sedi territoriali, di pensare molto di più alla politica sul territorio. Una parte può essere dedicata a questo e soprattutto io, che quando non sto a Bruxelles dedico il tempo libero ai territori, penso che almeno tre giorni al mese siano da dedicarli a questo. Io credo che tutti i portavoce, deputati regionali, nazionali ed europei devono dedicare tempo alla questione. Così facendo potremmo fare meglio alle elezioni locali, alle amministrative, in cui siamo sempre stati molto più scarsi rispetto alle nazionali (ricordo che a Catania abbiamo preso il 50-51% a marzo 2018 e poi a maggio dello stesso anno il 16%). Il periodo era super positivo e nasceva il primo governo poi abbiamo perso il 75% dei voti. Questo ci fa pensare che alle amministrative andiamo peggio e adesso che la situazione è ancora più difficile siamo peggiorati ancora. Certamente questa non è una resa ma anzi uno spunto per cambiare passo nei rapporti con i territori”.

“Penso che Salvini sia venuto a Catania come tutti i cittadini che hanno un processo a proprio carico. Giusto che lui abbia presenziato. Io non credo affatto che sia un problema dal punto di vista democratico. C’è un processo, anzi essendo un Ministro ha nell’esercizio delle sue funzioni delle garanzie in più dei normali cittadini perché se un Ministro avesse agito secondo il Parlamento, per il bene supremo della nazione, non avrebbe neanche subito il processo che invece c’è stato. L’accusa, ovvero il dottor. Andrea Bonomo che è una persona perbene e corretta, ha ritenuto il non luogo a procede ma deciderà poi la Procura. Mi sembra che questa si chiama democrazia: con una triplice divisione dei poteri e qualcuno che decide se è stato commesso o meno un reato. C’è un collegio difensivo per qualunque cittadino e ci mancherebbe altro per un leader politico come Salvini. Poi c’è stata questa caciara penosa che è stata imbastita a margine del processo e la dice lunga sul poco rispetto che ha Salvini delle istituzioni. Imbarazzante l’atteggiamento che ha avuto Salvini invece di andare a processo come tutti i cittadini. Non c’è alcun accanimento. Tant’è vero che il giudice che doveva formulare l’accusa ha detto ‘non c’è luogo a procedere’. Quindi questo è sintomo di democrazia assoluta. Non bisogna sentirsi superiori ai processi che vanno affrontati, ci si difende e in questo caso secondo l’accusa c’è il non luogo a procedere poi può essere che la procura non sia d’accordo e andrà avanti il processo. Questo lo decideranno i magistrati, non i liberi cittadini o i parlamentari europei come nel mio caso. Sinceramente non credo affatto che sia sano aver creato questo trambusto. Salvini fa campagna elettorale spudorata 365 giorni l’anno e ultimamente anche a lui le cose, almeno così mi sembra, vanno molto peggio di prima. A me fare campagna elettorale pure su questo mi sembra totalmente fuori luogo e irrispettoso delle istituzioni. Però io ho la mia coscienza politica, Salvini ha la sua che evidentemente è diversa”.

“Dichiarazione Angela Maraventano sulla mafia? Questa è una cosa che mi ha fatto arrabbiare tantissimo e ritengo vergognoso quello che è successo. Ho subito fatto un video in cui chiedevo che venisse espulsa dalla Lega. Per una persona che dice ‘la mafia, la nostra mafia, non ha più il coraggio e la sensibilità di una volta’ ci sarebbe da ridere se non ci fosse da vomitare. Se fosse un film grottesco mi sembrerebbe un umorismo fuori luogo. Ricordo che la mafia ha ucciso persone come Pippo Fava, Peppino Impastato e Beppe Alfano, parlo di giornalisti ma potremmo citare i magistrati Borsellino, Livatino, Falcone, il giudice Terranova, il dottor Generale Dalla Chiesa. Sono stati uccisi poliziotti come Boris Giuliano e il politico Pio La Torre e il suo autista iscritto al partito comunista. Erano persone perbene che facevano politica, lavoravano in Polizia o per lo Stato, tutte uccise senza pietà da animali e belve feroci. In alcuni casi con autobombe. La mafia non ha avuto pietà di nessuno ma quale coraggio e sensibilità?! Dobbiamo davvero parlare di queste cose? Dobbiamo allontanare da qualunque partito questa donna che non ha idea di quello che dice. Si deve vergognare, starsene a casa e smetterla anche solamente di rappresentare qualcuno. I miei ex colleghi delle Iene le hanno fatto uno scherzetto, ho visto un’anteprima, con la camera nascosta. Un complice della trasmissione rappresentava un mafioso che le parlava e lei conferma quello che ha detto. La donna era perfettamente lucida e cosciente di quello che diceva. Questa signora vuole la mafia e dice di rimpiangere quella vecchia. Poi afferma di essere contro la mafia nigeriana ma bisogna essere contro tutte le mafie. Però non c’è bisogno che lo dico io. Persone del genere devono essere allontanate da qualunque tipo di istituzione, così come bisognerebbe farlo con corrotti e gente indegna di ricoprire un ruolo istituzionale. Credo non ci sia altro da dire, io sono furioso. Penso di aver capito che sia uscita dalla Lega. Il Carroccio dovrebbe prendere seri provvedimenti e posizioni rigide così come Fratelli d’Italia e altri partiti che hanno al loro interno persone indagate, arrestate e condannate anche per reati di mafia. Ricordo che un presidente di Regione, Cuffaro di centrodestra, è stato condannato anche per favoreggiamento nei confronti di clan. Lo trovo inaccettabile e il fatto che questo signore continui a gestire dei voti in Sicilia non lo accetto. Quando la politica, non solo a parole ma nei fatti come facciamo noi del M5S, rifiuterà ogni minimo collegamento con la mafia sarà sempre troppo tardi. Questa signora non può più fare politica, mi auguro che alle parole seguano i fatti. Vi invito a guardare quello che hanno fatto alle Iene perché spiega veramente bene come spesso i politici dicono una cosa in pubblico e poi ne facciano un’altra in privato. Credo, purtroppo, che questa donna si debba vergognare di quello che pensa”.

Fonte foto: Dino Giarrusso

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