Beni culturali in Sicilia, via alla riqualificazione energetica per 91 siti 

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Il Governo della Regione Siciliana avvia la riqualificazione energetica di 91 tra i più importanti siti e immobili appartenenti al patrimonio regionale dei beni culturali. Saranno interessati da interventi di ammodernamento ed efficientamento. Sarà possibile grazie a un innovativo contratto di “project financing” tra la Regione Siciliana e l’azienda Gemmo Spa che si è aggiudicata la procedura di evidenza pubblica europea gestita dal dipartimento regionale dell’Energia.

L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione, Nello Musumeci, dall’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, e dall’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà. Presenti anche il direttore del dipartimento regionale dell’Energia, Antonio Martini, l’esperto per l’energia della Regione, Roberto Sannasardo, e l’amministratore delegato di Gemmo Spa, Giuseppe Tomarchio. Gli interventi previsti riguardano 30 musei, 29 aree archeologiche, 19 strutture regionali tra le quali biblioteche e pinacoteche, 13 uffici ed edifici amministrativi. In particolare è prevista la riqualificazione dei sistemi di climatizzazione e di illuminazione (“relamping”), l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di sistemi avanzati di automazione e controllo, attività di conduzione, manutenzione e monitoraggio. Inoltre, è prevista la riqualificazione energetica degli involucri di 16 edifici, selezionati tra i 91 immobili interessati. Il contratto di cosiddetto “shared savings” (risparmi condivisi) tra Regione e concessionaria ha una durata di 30 anni. Dopo una prima fase di esecuzione dei lavori nei singoli siti coinvolti, specificata da un dettagliato cronoprogramma con scadenze differenziate sino al 30 giugno 2023, l’azienda gestirà gli impianti per 28 anni, curandone anche la manutenzione ordinaria. Complessivamente è prevista una spesa di 20 milioni e 66mila euro, sostenuta per 10 milioni e 233mila euro dalla società privata e per 9 milioni e 832mila euro dalla Regione, con le risorse Po Fesr 2014/2020 – Azione 4.1.1. Alla concessionaria è riconosciuto un corrispettivo correlato all’entità dei risparmi energetici ottenuti, per un tetto massimo annuale di circa un milione di euro, pari al 90% del risparmio previsto rispetto all’attuale spesa per la fornitura di energia elettrica di tutti i beni oggetto di intervento. Nel caso in cui i risultati raggiunti siano superiori a quanto previsto nel contratto, l’ulteriore risparmio sarà suddiviso tra Regione e concessionaria nella misura, rispettivamente, del 21 e del 79%. A regime, oltre al risparmio del 25% sui consumi energetici, il progetto consentirà di cedere il 5% di energia “verde” alla rete.

Un’iniziativa innovativa che il Governo regionale ha voluto avviare due anni fa e che rappresenta una perfetta intesa tra pubblico e privato – dice Musumeci -. Sono orgoglioso che dalla nostra Regione, che ha autonomia assoluta in materia di beni culturali, parta un progetto moderno e allineato alle direttive dell’UE, unico in Italia e in tutta Europa. Ringrazio Martini e Sannasardo per avere portato a termine il lavoro avviato dal precedente dirigente generale D’Urso. Adesso dobbiamo andare avanti ed esportare ad altri siti regionali questo modello, come abbiamo già fatto per Castello Utveggio a Palermo, che ci consentirà di risparmiare il 25% sugli attuali consumi energetici e le spese di manutenzione degli impianti”.

Parla Baglieri. “Coniughiamo efficienza energetica e valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico e architettonico. L’adozione di strumenti contrattuali innovativi oltre a dimostrare le capacità amministrative della Regione Siciliana, conferma che la tutela dell’ambiente e quella dei beni culturali possono procedere unitamente e creare opportunità per l’iniziativa economica privata”.

Questo intervento di efficientamento energetico su 91 luoghi della cultura ha un carattere fortemente innovativo in quanto tende a permettere che siti importanti della nostra regione siano allineati agli standard energetici sulla sostenibilità ambientale, con una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni di agenti inquinanti – sottolinea l’assessore Samonà –. Si tratta, però, anche di un intervento di valorizzazione dei nostri beni culturali, dal momento che un’adeguata illuminazione, in relazione alla tipicità e storicità dei luoghi, ci consentirà di farli apprezzare al meglio. Il Governo Musumeci continua a dare massima attenzione al patrimonio culturale della Sicilia, nella consapevolezza che investire sulla cultura vuol dire intervenire in modo concreto per il futuro della nostra terra”.

Parola anche all’ad di Gemmo Spa. “La leadership storica che Gemmo detiene anche nel settore dei beni culturali, si pensi agli interventi alla Reggia di Venaria Reale, al Teatro della Fenice, alla Biennale di Venezia o ancora all’Arena di Verona, trova oggi ulteriore conferma in questa operazione di partenariato con la Regione Siciliana. La nostra azienda ha l’esperienza e le competenze necessarie per coniugare transizione ecologica ed efficientamento energetico con la tutela di un patrimonio culturale che il mondo intero ammira. È un vero orgoglio, anche da siciliano, contribuire a valorizzare tanta ricchezza artistica”. 

I SITI COINVOLTI

Provincia di Palermo – 26 siti
Albergo delle Povere
Biblioteca Centrale Palermo
Castello Zisa
Dipartimento Beni culturali di Palermo
Palazzo Abatellis
Palazzo Riso
Castello Maredolce / Palazzo della Favara
Castello a mare
Chiostro di San Giovanni degli Eremiti
Convento della Magione
Palazzo Ajutamicristo
Palazzo Mirto
Soprintendenza Mare
Casina Cinese
Castello della Cuba
Museo Regionale Antonino Salinas
Necropoli Punica
Oratorio dei Bianchi
Palazzo Montalbo
Villino Florio
Chiostro Monreale
Museo Terrasini
Antiquarium Himera
Solunto
Palazzo Beccadelli
Antiquarium Monte Jato

Provincia di Messina – 13 siti
Museo Messina
Biblioteca Messina
Milazzo
Antiquarium Giardini Naxos
Teatro Taormina
Area Archeologica di Tindari
Taormina Villa Caronia
Museo Regionale Bernabò Lipari
Area Archeologica di Capo d’Orlando
Castello di Spadafora
Museo delle Tradizioni silvo-pastorali di Mistretta
Villa Romana di San Biagio
Villa Romana Patti

Provincia di Siracusa – 10 siti
Neapolis di Siracusa
Museo Paolo Orsi
Castello Eurialo
Palazzo Bellomo
Soprintendenza Siracusa
Museo Archeologico Lentini
Villa del Tellaro
Area archeologica e Antiquarium di Megara Hyblaea
Area archeologica Akrai
Museo regionale Antonio Uccello

Provincia di Catania – 9 siti
Museo – Teatro Catania
Casa Verga
Biblioteca Catania
Casa Vaccarini
Ex manifattura tabacchi
Area archeologica di Palikè’
Castello di Adrano
Museo Caltagirone ( S.Agostino)
Area Archeologica Santa Venera al Pozzo

Provincia di Agrigento – 9 siti
Valle dei Templi Agrigento
Biblioteca Agrigento
Casa Sanfilippo
Museo Agrigento
Soprintendenza Agrigento
Museo di Licata
Area Archeologica e Antiquarium Eraclea Minoa
Casa Natale Pirandello
Area Archeologica Monte Sant’Angelo

Provincia di Trapani – 8 siti
Museo Pepoli
Palazzo Fontana
Palazzo Milo
Baglio Anselmi Lilibeo
Castello Grifeo
Parco Archeologico Segesta
Parco Archeologico Selinunte
Cave di Cusa

Provincia di Caltanissetta – 7 siti
Museo Caltanissetta
Area Archeologica Sabucina
Area Archeologica Gibil Gabib
Antiquarium Iconografico e Mura Timoleontee di Capo Soprano
Museo Gela
Area archeologica Bosco Littorio
Complesso Minerario di Trabia Tallarita

Provincia di Enna – 6 siti
Museo Enna
Soprintendenza Enna
Area Archeologica Morgantina
Palazzo Trigona Piazza Armerina
Museo Aidone
Villa Romana del Casale

Provincia di Ragusa – 3 siti
Soprintendenza Ragusa
Museo Kamarina
Area archeologica di Cava d’Ispica.

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