Cessione Calcio Catania, Ferraù: “Trattativa in corso. Tacopina? Uscita non carina”

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L’avvocato Giovanni Ferraù, presidente del CdA di SIGI, ha parlato in serata sull’andamento della trattativa per la cessione del Calcio Catania dopo le dichiarazioni forti di Joe Tacopina. Ferraù si è soffermato molto sulle dinamiche dei primi giorni del 2021 e su alcune clausole contrattuali inserite da Tacopina che non sarebbero gradite a SIGI. Però l’avvocato resta comunque convinto che la cessione avverrà nel breve tempo perché le intenzioni non mancano. Ecco le dichiarazioni rilasciate da Ferraù:

Ho letto velocemente il comunicato di Joe Tacopina. La trattativa è in corso ma non è carino fare delle uscite del genere. È doveroso da parte di SIGI di dire la verità dei fatti. La nostra intenzione rimane quella di cedere il Calcio Catania a un investitore che dovrà dimostrarci potenzialità economiche importanti. La verità è anche che il 29 dicembre abbiamo raggiunto un accordo di massima con l’avvocato Arena e l’avvocato Augello su tutti i punti del contratto e quindi congiuntamente abbiamo deciso che la firma doveva essere posta il 9 gennaio. Il 7 gennaio, di prima mattina, ci è giunta una bozza nuova da parte di Tacopina, ma non entro nel dettaglio. L’8 gennaio, in un incontro di circa 8 ore con l’avvocato Arena, in contatto diretto con il dott. Scibilia, abbiamo convenuto tutta una serie di clausole che devono essere rivedute perché non comprendono tutto l’accordo originario raggiunto con Tacopina. Ci hanno dato piena disponibilità a rivedere tali clausole. Ieri sera alle 19.30 ci è giunta una nuova formulazione del contratto preliminare. SIGI ha tutto l’interesse a chiudere la trattativa. I tempi sono questi. Le date le abbiamo sempre date poiché concordate, senza fretta o desiderio di dare dei numeri, con l’investitore. Noi ancora siamo convinti che possiamo firmare il contratto in settimana con Tacopina, ma al tavolo ci sono due parti e non esiste una parte debole e una parte forte. Noi non utilizziamo i comunicati per spingere o non spingere la trattativa. Non ci aspettavamo questa uscita di Joe, che è focosa, ma è nel suo carattere. SIGI sta tutelando il Calcio Catania in tutti i modi e l’obbiettivo è quello di CEDERE il club”.

Non si tratta qui di mettere dei paletti alla trattativa. SIGI ha un interesse, che è quello della dignità. Le parti contraenti devono stipulare un contratto che va nell’interesse comune. Qualcuno può rinunciare a qualcosa. La dignità però del contraente va però rispettata. Sappiamo le difficoltà del Calcio Catania, ma forse qualcuno ha dimenticato che noi abbiamo salvato fin da subito il club dal fallimento certo, dalla cancellazione delle matricola e dalla retrocessione in Serie D. Adesso ci troviamo in Serie C al terzo posto, senza essere nei dilettanti e senza una nuova matricola, con cui magari SIGI avrebbe fatto qualcosa di importante senza i 63 milioni di euro di debiti. Siamo catanesi e non vogliamo essere trattati da persone di Serie D, ma non mi pare sia l’obbiettivo dell’investitore. Io sono ancora convinto che questa sia un’uscita di Joe data dal suo comportamento focoso, già lo si vede nelle sue dimensioni corporee. Però con le interlocuzioni con Arena e Scibilia e gli accorgimenti che verranno adottati già da domani, sono convinto che ancora la possibilità di chiudere la trattativa”.

“Non voglio entrare nel merito delle clausole. La risposta definitiva è quella che si sa da sempre. Il 29 dicembre è arrivata una PEC di creditori di 119.000 euro che noi sconoscevamo. Non è SIGI che ha responsabilità se il debito del Calcio Catania del 2016 viene fuori il 29 dicembre 2020. È chiaro che abbiamo detto all’investitore che se qualche debito ulteriore dovesse venir fuori, sarà a carico di SIGI, anche se non ha alcuna responsabilità. Si tratta di cedere una società, non di una donazione. Io penso che tutti i catanesi, ne sono certo, hanno una dignità tale che non si può consentire uno sbracamento totale. Bisogna avere rispetto delle parti. L’interlocuzione avuta con l’avvocato Arena e il dott. Scibilia mi fa pensare che possiamo chiudere giorno 16. Io ho già scritto a Tacopina che può venire. Non vogliamo pressione”.

“Ho dovuto convocare una riunione coi soci per domani, perché è arrivata quest’ultima bozza ieri sera. Noi con l’avvocato Arena eravamo usciti in perfetta sintonia, dicendo che avevamo raggiunto un accordo totale. Purtroppo abbiamo ricevuto il contratto ieri sera e non era corrispondente ai dettagli concordati. Non siamo infastiditi, noi siamo old style e abbiamo delle trattative in corso e degli accordi. Non siamo abituati a subire pressioni mediatiche. Siamo convinti che dall’altra parte ci siano professionisti molto bravi e sanno che ci sono clausole che valgono la dignità della controparte. Ho avuto conferma che ci sono clausole apposte da loro nella stesura di ieri che vanno eliminate e se questo accadrà (e ne sono certo) tutto andrà in porto. Ho detto ad Arena di tenere a bada il buon Joe, e sono sicuro che ci riuscirà”.

“Non dico più date sul giorno della firma del contratto. Le date dette in precedenza sono state accordate con Tacopina, non sono state dette a vuoto. Per adesso non ci diamo scenari di rinvii della firma, è una trattativa lunga che però non deve logorare le parti. Abbiamo un campionato da portare avanti e un calciomercato di gennaio. Vogliamo chiudere quanto prima con Tacopina e speriamo di poter firmare sabato. Sui debiti grossi e sull’Agenzia delle Entrate abbiamo già discusso a lungo e non sono più argomenti clou. L’interlocuzione con l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Mascalucia continuano e sappiamo che hanno dei tempi lunghi ma non solo da parte loro. Noi per fornire l’intera documentazione necessaria dobbiamo continuamente fornire documenti che i i creditori importanti ci chiedono”.

“Per le scadenze del 31 gennaio farà tutto SIGI e rispetterà anche le scadenze di inizio febbraio. Il closing dovrebbe arrivare intorno al 19 febbraio, ma non è questo il nocciolo della questione. Per le mie sensazioni sulla chiusura dell’affare mi ricollego a una delle cose più belle che abbia letto nei giorni scorsi, ossia quello che io sia un tifoso prima di essere ancora un professionista. Quindi le cose le vedo sempre con grande ottimismo. Voglio pensare che tutte le parti in gioco abbiano un interesse comune, ossia di dare un futuro glorioso al Catania, e SIGI ne ha tutte le intenzioni. Anche Tacopina, per quello che ho sentito, ha tutte le migliori intenzioni però si tratta semplicemente adesso di chiudere”.

Federico Rosa

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