La sfida imminente tra Parma e Palermo si pone come un momento cruciale per il club siciliano e per l’allenatore Corini. I recenti risultati del Palermo raccontano una storia preoccupante: se non fosse stato per la vittoria nel recupero contro il Brescia, la squadra avrebbe accumulato solamente due punti nelle ultime sette partite, con quattro sconfitte e due pareggi. Un rendimento deludente che ha lasciato i tifosi in apprensione, non solo per il deficit di punti in classifica ma soprattutto per la mancanza di identità di gioco e di carattere della squadra.
La sterilità offensiva, evidenziata da soli quattro gol segnati in sei partite, è diventata motivo di preoccupazione per una squadra che ambisce alla promozione diretta in Serie A.
Il match contro il Parma, reduce da una prestazione positiva in Coppa Italia contro la Fiorentina, richiede un cambio di atteggiamento e di ritmo da parte del Palermo per evitare ulteriori delusioni. L’indisponibilità di Ceccaroni, sostituito da Marconi, potrebbe portare Corini a riproporre un centrocampo più consolidato con Stulac in cabina di regia affiancato da Colulibaly e da Gomes, oltre a riportare il tridente d’attacco formato da Insigne, Brunori e Di Francesco, inizialmente schierato all’inizio del campionato.
La partita, in programma domani al Tardini alle 16:15, dovrebbe vedere il Palermo in campo con il modulo 4-3-3, mentre il Parma, attualmente in testa alla classifica insieme al Venezia, potrebbe rispondere con il modulo 4-2-3-1.
La formazione presumibile del Palermo prevede Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Marconi, Lund; Coulibaly, Stulac, Gomes, Insigne, Brunori, Di Francesco. Il Parma, invece, dovrebbe schierare Chichizola; Ansaldi, Delprato, Balogh, Di Chiara; Hernani, Bernabè; Partipilo, Camara, Man; Colak. La partita si prospetta fondamentale per il Palermo, in cerca di una svolta per risollevarsi in campionato.
