Individuato un raggiro a Inps e Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) nel messinese. Si tratta di 156 dipendenti di una società “cartiera” – quindi fittizia – che percepivano indebitamente indennità assistenziali e previdenziali relative al settore agricolo per oltre 550.000 euro. Questo è quanto sostiene l’accusa nell’ambito dell’operazione “Lady Bug”. La Guardia di Finanza, dopo un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, ha denunciato i colpevoli ritenuti responsabili – a vario titolo – di frode ai danni dell’Inps, falso e truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche.
Le investigazioni delle Fiamme Gialle sono scattate a seguito di un controllo di una società cooperativa agricola, con sede a Piraino (ME), legalmente rappresentata da un brolese che aveva comunicato all’Inps l’assunzione di centinaia di operai da impiegare nei suoi terreni. Tuttavia la cooperativa era un’azienda priva di personale e di una reale struttura operativa. La società infatti era nata per conseguire truffe sui finanziamenti pubblici, i braccianti non avevano mai lavorato e riuscivano ad avere i contributi previdenziali tramite le dichiarazioni mendaci dell’imprenditore. Quest’ultimo avrebbe intascato mezzo milione di euro, concessi dall’Agea nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013, finanziati per migliorare le strutture aziendali agricole che operano nell’area dei Nebrodi, in primis a Montalbano Elicona. La cooperativa agricola faceva parte di una costellazione di 14 società che si scambiavano vicendevolmente parecchie fatture “gonfiate” per un importo pari a 360.000 euro e solamente per attestare all’Ispettorato dell’Agricoltura di Messina e all’Agea le spese per realizzare lavori agricoli, mai sostenute. Il Gip del Tribunale di Messina ha disposto il sequestro preventivo di beni per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Sono state sequestrate il 60% delle partecipazioni di una società di Piraino.
Santo Spartà
