Calcio Catania | Speculazioni e visione imprenditoriale

Torre del Grifo; tribunale

“L’investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non lo fate”. WARREN BUFFETT. Deve ruotare attorno ai concetti della razionalità, il futuro del Calcio Catania. Un futuro segnato da un passato letto soltanto a scaglioni, per cui ai piedi del precipizio sembra di avere più tempo di quanto in realtà ce ne sia. Le chiavi passate alle mani di commissari e liquidatori, sono un tentativo di salvare il gruppo imprenditoriale da un destino drammatico, soprattutto per molti lavoratori coinvolti nelle vicende delle aziende rifacenti alla holding Finaria. Un dèjà-vu di vicende passate che hanno toccato già il gruppo. Perché partire dalla citazione del noto “business-man”, il magnate americano Warren Buffett? Perché pare che in molti abbiano perso il valore della ragione.

MATRICOLA SI’, MATRICOLA NO

Primo tema di discordia, “salviamo la matricola” o “non pensiamo alla matricola” del Calcio Catania. Dispiace dover dire che anche in questo caso ci viene imposto di ragionare secondo logica dei fatti e non secondo aspetti soggettivi e di passione sportiva. Questo ci porta a delle riflessioni che a molti risulteranno antipatiche, corriamo il rischio. Un punto fermo è l’impossibilità del periodo da parte di chi attualmente detiene la proprietà di andare avanti. Poniamo allora di essere un gruppo interessato a fare calcio a Catania: squadra in Serie C e al momento – causa Coronavirus – inverosimile che possa fare il salto e approdare in B, club indebitato con l’erario e i fornitori, indietro con gli stipendi, con Torre del Grifo che porta con sè rate da pagare, e un contenzioso con il Comune di Mascalucia e l’impossibilità di riapertura immediata. Poi, l’emergenza Coronavirus porta con sè anche l’incertezza su come impostare in chiave programmatica campagne abbonamenti e gestione presenze allo stadio.

Questi sono soltanto alcuni degli aspetti. Per cui i “debiti pazzeschi” (circa 50 milioni dilazionati nel tempo) sostituiti alle operazioni di “risanamento” vanno messi nel conto. Perché investire sul Catania, oggi? Per la matricola, per trovarsi una categoria più su rispetto all’ipotesi di azzeramento, per conservare la storia e, cosa importantissima, salvare dei posti di lavoro. O perché in chiave di investimento dell’ipotetico gruppo il debito del Catania non rappresenta un ostacolo particolarmente gravoso. Non la riteniamo una cosa stupida, la riteniamo un atto d’amore che solo qualcuno di molto vicino logisticamente potrebbe comprendere e farne missione o un investimento consapevole di qualcuno che vanta capacità economiche di un certo tipo. Come si traduce fattivamente il tentativo di acquisto, in questa fase, del club? Una manifestazione di interesse (e non è una manovra da niente), liquidità immediata a convincere il gruppo e il tribunale, senza passare da un processo ad asta. Chi vuole il Catania adesso, deve agire in questo senso. Agire subito e agire in maniera netta, inattaccabile. Senza farsi promotore di una missione che non può portarsi a termine.

Sappiamo come in orbita Catania si sia mosso già il Comitato territoriale a rappresentanza di una cordata di imprenditori: prima offerta cestinata, seconda al vaglio tra conferme e smentite. In attesa di nuovi passaggi ufficiali si attende con fiducia. Un gran bel proposito: l’importante è non far leva sulle problematiche che già si conoscono e che è inutile in serie di comunicazione pubblica andare a rivangare, poiché tutti sono già a conoscenza di questo aspetto. Per cui si vada a trattare nelle sedi opportune, e si faccia lì leva su questi aspetti. Lì dove far leva conta, insieme alla propria forza imprenditoriale.

TORRE DEL GRIFO, DA SEMPRE UN FIORE ALL’OCCHIELLO: OGGI, AL TEMPO DEL CORONAVIRUS, LO E’ ANCORA? LO SARA’?

Al tempo stesso, speriamo vivamente di non sentire l’eresia secondo cui il Catania vale al pari di altre realtà di categorie superiori, anche grazie a Torre del Grifo. La fatalità dei giorni nostri ci consegna una riflessione in più sul centro sportivo polifunzionale di via Magenta. Struttura chiusa per il virus, potrebbe essere riaperta soltanto tra parecchi mesi, secondo le previsioni governative nel merito al contenimento della pandemia. A quel punto, quali ricavi porterebbe, nei primi tempi di insediamento di una nuova proprietà, la struttura di Torre del Grifo? Nessuno. Il Credito Sportivo, almeno fino a settembre, non esigera il pagamento delle rate previste. Il futuro in tal senso è ancora incerto, sta di fatto che ancora le rate del centro saranno un peso, per chi verrà. Il senso di questo “peso” dipenderà da chi arriverà, e dagli investimenti che saranno fatti (ma a partire da quando?). Per il resto TdG rappresenta certamente una garanzia e un punto di forza per un club sportivo.

I RAGIONAMENTI ROSSAZZURRI DI CHI ASPETTA LE VICENDE DEL TRIBUNALE, E POSSIBILI TRATTATIVE.

C’è anche, ed è certo, chi sta alla finestra e non ne vuole sapere di avvicinarsi adesso. Perché non è possibile per le proprie finanze pensare di coprire quei debiti anziché investire su un nuovo progetto scevro dal traumatico conteggio debitorio, o semplicemente perché si vuole investire diversamente il proprio denaro, pensando di poter portare Catania ad altissimi traguardi soltanto partendo da zero. Non sembra logico criticare questo atteggiamento, ci sembra corretto il rispetto di ciascun ruolo. Ma anche in questo contesto tanto confusionario ci sono dei protagonisti che hanno assunto un ruolo e devono impugnarlo come si deve.

CONCLUSIONI POST EXCURSUS

Allora ci aspettiamo di riscontrare aggressitivà a chi esprime aggressivamente un intento di salvezza del Calcio Catania. Ci aspettiamo solerzia da parte di chi auspica un passaggio rapido e indolore. Ci aspettiamo riservatezza, equilibrio e accorte valutazioni da chi ha scelto una via differente. Una trattativa elude i principi della soggettività, e allo stesso tempo non può essere descritta nei termini dell’oggettività, poiché un intento si cela dietro ad ogni mossa. Ad ognuno la possibilità secondo conoscenza di interpretare i segnali che giungono.

Ad oggi sappiamo che il Catania è ancora nelle sabbie mobili, pronto a sprofondare. La salvezza passa da passaggi immediati e chiari.

(fonte foto: calciocatania.it)

 

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