Arrestato a Catania Angelo Mascali e altri quattro individui

Angelo Mascali, figura di vertice della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano ed ex collaboratore di giustizia, è stato arrestato a Catania insieme ad altri quattro individui, tra cui Lorenzo Mascali, Antonino Mascali, Giuseppe Mascali e Rosario Viglianisi, tutti catanesi. Mascali, il cui programma di protezione era stato revocato nel 2023 per nuove condotte delittuose, avrebbe costituito un gruppo criminale specializzato in violente rapine ai danni di autotrasportatori del settore del materiale ferroso. Gli arresti sono stati eseguiti a seguito di due episodi accertati, avvenuti l’8 maggio e il 20 giugno 2025, in…

Condividi
Leggi tutto

Cinque arresti eseguiti a Catania nella famiglia Santapaola-Ercolano

A Catania sono stati eseguiti cinque arresti, guidati da Angelo Mascali, figura di spicco della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano ed ex collaboratore di giustizia, specializzata in attività di stampo criminale come le rapine ai danni di autotrasportatori del settore del materiale ferroso, una forma di criminalità organizzata che colpisce l’economia locale. Il programma di protezione di Mascali era stato revocato nel 2023 a causa di nuove condotte delittuose, confermando la sua pericolosità come esponente di un gruppo criminale organizzato e la necessità di misure di contrasto alla mafia. Secondo l’indagine, Mascali…

Condividi
Leggi tutto

Arrestato a Conca d’Oro per detenzione di arma clandestina

I carabinieri dello squadrone eliportato cacciatori di “Sicilia”, in collaborazione con i colleghi della stazione di Ramacca, hanno condotto un’operazione di controllo del territorio che ha portato all’arresto di un uomo di 40 anni, pregiudicato, responsabile di detenzione di arma da fuoco clandestina e possesso di arma da fuoco senza regolare autorizzazione. L’intervento è avvenuto nel corso di una vasta attività di perlustrazione nelle campagne di Conca d’Oro, quando i militari hanno sentito l’esplosione di numerosi colpi d’arma da fuoco in lontananza, presumibilmente provenienti da un’arma da fuoco illegale. Giunti…

Condividi
Leggi tutto

Palermo: Condanna a 5 anni per violenza sessuale a minorenne

Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 3 anni nel corso del processo con rito abbreviato, ma il Gup ha deciso di condannare Salvatore Mirto, un diciannovenne accusato di aver violentato una ragazzina di 14 anni, a 5 anni e 4 mesi. L’evento si è verificato nella notte tra il 13 e il 14 luglio dello scorso anno, sulla scogliera dell’Addaura, a Palermo. L’avvocato della difesa, Pietro Capizzi, ha espresso l’intenzione di appellare la decisione del Gup Marta Maria Roberta Bossi, che ha anche applicato alcune misure accessorie, tra…

Condividi
Leggi tutto

Palermo: Carabinieri arrestano 10 persone per traffico di stupefacenti

I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 10 persone, 2 delle quali già detenute, accusate di aver fatto parte di un’associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti o di aver concorso nell’attività di spaccio di droga. Altre 8 persone sono indagate e le abitazioni di 4 di loro sono state perquisite nella mattinata. Gli arresti sono stati eseguiti a Palermo, Termini Imerese e Bagheria, nel contesto di un’operazione antimafia…

Condividi
Leggi tutto

Due arresti per estorsione aggravata nel territorio della Noce

La polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Giuseppe Frangiamore, 53 anni, e Giovanni Montoro, 35 anni, accusati di tre tentativi di estorsione aggravata dal metodo mafioso in danno di altrettante attività imprenditoriali attive nel territorio storicamente controllato dalle famiglie che compongono il mandamento mafioso della “Noce”, zona nota per la sua storia di infiltrazioni mafiose e controllo del territorio. Le indagini sono scattate dopo le denunce delle vittime, alcune delle quali sono state assistite dall’associazione “Addiopizzo”, organizzazione no profit che si occupa…

Condividi
Leggi tutto

Arrestato il boss del clan Scalisi Alfredo Di Primo

Alfredo Di Primo, il boss del potente clan Scalisi, è stato arrestato nel dicembre scorso nell’ambito dell’operazione di poliziaPrimus, un’indagine sul crimine organizzato che ha portato alla luce le attività illecite del clan. Prima della sua cattura, Di Primo era riconosciuto come il numero 1 del clan Scalisi, anche grazie alla sua parentela con Pippo Scarvaglieri, un altro importante esponente del clan, e alla sua lunga carcerazione, che lo aveva reso una figura autoritaria all’interno dell’organizzazione criminale. Tuttavia, dopo la sua arrestazione, è stato scelto un nuovo leader, Pietro Lucifora,…

Condividi
Leggi tutto

Confisca di beni per 13 milioni di euro a imprenditore siciliano

La guardia di finanza di Bologna, con il supporto dei colleghi di Catania e il coordinamento dello Scico, ha eseguito una confisca definitiva di beni per oltre 13 milioni di euro nei confronti di Salvatore Randone, un imprenditore siciliano di 67 anni, residente a Rimini e ritenuto vicino al clan Nicotra di Misterbianco, una nota organizzazione criminale italiana. Il provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bologna ed ora divenuto definitivo dopo la sentenza della Cassazione, sancisce l’acquisizione al patrimonio dello Stato di un imponente complesso di…

Condividi
Leggi tutto

Schermi contro cellulari nelle carceri italiane

Il procuratore di Catania, Francesco Curcio, ha sottolineato la necessità di implementare misure di sicurezza per prevenire la penetrazione di cellulari all’interno degli istituti penitenziari, un problema endemico che ostacola la lotta alla mafia e al crimine organizzato. A margine della conferenza stampa sull’operazione che ha portato all’arresto di quattordici indagati del clan mafioso Scalisi di Adrano, Curcio ha evidenziato l’importanza di schermare gli ambienti penitenziari per impedire l’uso di telefonini cellulari, dispositivo fondamentale per le comunicazioni illecite e l’organizzazione di attività criminose. Se i detenuti non potessero utilizzare i…

Condividi
Leggi tutto