Le mani della mafia nella risoluzione di controversie tra gruppi organizzati di tifosi e nella gestione delle feste di quartiere. Questo è quanto scoperto dai carabinieri – nell’ambito dell’operazione Resilienza 2 – sul mandamento mafioso di Porta Nuova e nello specifico sulla famiglia mafiosa di Borgo Vecchio. L’inchiesta odierna vede 15 indagati (uno in carcere, 12 ai domiciliari e 2 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria) considerati – a vario titolo – responsabili di concorso esterno in associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, furti, ricettazione, estorsioni e sfruttamento della…
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Messina, sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro a Domenico La Valle
Scatta un decreto di confisca di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro ai danni di Domenico La Valle, imprenditore 61enne. Eseguita anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza per cinque anni. Il coinvolto è risultato essere tra gli elementi di spicco di una consorteria mafiosa che controllava la zona sud di Messina e con violenza e atti estorsivi imponeva il proprio monopolio specialmente nel settore del gioco e delle scommesse illegali. Molti collaboratori di giustizia hanno identificato il soggetto quale figura di…
Leggi tuttoMafia, orologi di lusso e business: 15 indagati in tutta Italia
La mafia mette le mani sul business degli orologi di lusso. Ordinanza di custodia cautelare ai danni di 15 persone e sequestro preventivo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I provvedimenti sono stati eseguiti dal Nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza. Nello specifico uno degli indagati è finito in carcere, 11 ai domiciliari e 3 colpiti dal divieto di espatrio e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Il nuovo collaboratore di giustizia Gaetano Fontana ha contribuito all’avvio dell’inchiesta che è la prosecuzione di un’operazione dello scorso maggio.…
Leggi tuttoMafia, confiscati di beni dal valore di 40 mln di euro a imprenditore
Confisca di beni dal valore di 40 milioni di euro ai danni dell’imprenditore edile 83enne di Palermo, Giovanni Pilo residente a Guidonia Montecelio (RM). La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito il provvedimento. L’uomo, appartenente alla famiglia mafiosa di Resuttana, è stato sorvegliato speciale nel 1976 e nel 1985. L’individuo è stato condannato a 7 anni nell’ambito del maxiprocesso di Palermo. Hanno parlato dell’83enne pure i collaboratori di giustizia Tommaso Buscetta, Salvatore Contorno e Salvatore Anselmo. L’uomo ha avuto un ruolo nei progetti di speculazione edilizia nel cosiddetto “sacco di Palermo”. Confiscati…
Leggi tuttoMafia, uomo d’onore Gallina dagli USA rientra in Italia
Torna in Italia dagli Stati Uniti d’America Ferdinando Gallina, detto Freddy, classe 1977. L’uomo, appartenente a Cosa Nostra, è stato colpito da tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. Lo stesso è ritenuto responsabile di tre omicidi aggravati dalla finalità mafiosa. Gallina rientra nel Belpaese dopo una vera e propria battaglia al fine di ottenere la sua estradizione durata quasi 5 anni. È considerato un “uomo d’onore” della famiglia mafiosa di Carini. Il soggetto è noto per essere braccio destro per la Sicilia occidentale (in primis relativamente alla provincia di…
Leggi tuttoCatania, 2 immobili confiscati alla mafia in affidamento gratuito al privato sociale
Nuova vita per immobili confiscati alla mafia. A Catania due strutture strappate dalle mani della criminalità organizzata diventeranno centri di socialità gestiti da associazioni e organizzazioni del privato sociale che promuovano educazione alla legalità, attività di animazione socio-educativa o di promozione delle marginalità. L’Amministrazione Comunale etnea ha pubblicato due distinti bandi per affidare, per sei anni, i beni confiscati alle cosche malavitose. I provvedimenti di evidenza pubblica sono online e riguardano una bottega di via delle Calcare 110/112, a San Cristoforo, e un altro bene al piano terra di via…
Leggi tuttoMafia, Relazione DIA: “Riammesse nuove generazioni degli scappati dalla guerra degli anni ’80”
Emerge dall’ultima Relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) che tornano a capeggiare gli anziani scarcerati e non solo. Cosa Nostra sta vivendo momenti di “grande cautela operativa e sta tentando di serrare le fila anche riammettendo nei suoi ranghi le nuove generazioni degli scappati dalla guerra di mafia degli anni ’80 oltre a beneficiare di scarcerazioni di anziani affiliati che hanno scontato lunghe pene detentive. Il reinserimento di affiliati che hanno subito il carcere con onore, cioè senza pentirsi, avviene di norma senza traumi o conflitti anche nella consapevolezza…
Leggi tuttoCommissione antimafia Sicilia su beni confiscati: “Il destino dell’Agenzia va ripensato”
Approvata dalla Commissione antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana la relazione conclusiva sui beni sequestrati e confiscati alla mafia in Sicilia. Il lavoro d’indagine è durato 8 mesi, sono andate in scena 71 audizioni e 51 sedute parlamentari. La relazione di 191 pagine è stata presentata in videoconferenza dal relatore Claudio Fava. Nel documento è possibile leggere che il bilancio emerso “plasticamente dai consuntivi sull’attività svolta (pur con alcuni miglioramenti, nel corso del tempo, della performance gestionale): un altissimo tasso di mortalità delle aziende confiscate; la perdita di centinaia di posti di…
Leggi tuttoMafia, operazione “Follow the money”: 26 misure cautelari tra Sicilia, Lombardia e Veneto
Maxi operazione, denominata “Follow the money”, per contrastare la mafia in Italia. Oltre 100 Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto e la collaborazione dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata) di Roma, stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari personali e reali tra Sicilia, Lombardia e Veneto. Colpite 26 persone e sequestrati beni (17 società e 48 immobili) per oltre 50 milioni di euro. Questi ultimi sono considerati provento di investimenti della “mafia imprenditoriale” del clan Scalisi-Laudani nelle tre Regioni coinvolte. I soggetti sono indagati – a vario titolo…
Leggi tuttoCastelvetrano (TP), condannato imprenditore edile per associazione mafiosa
Dovrà scontare 15 anni di carcere l’imprenditore edile di Castelvetrano, Nicolò Clemente di 53 anni. Lo ha stabilito il Tribunale di Marsala che accusa l’uomo di associazione mafiosa ma esclude l’aggravante del “ruolo direttivo” all’interno di Cosa Nostra. Tuttavia i giudici hanno disposto per l’imprenditore pure 3 anni di libertà vigilata quando uscirà dalla galera. Scatta infine la confisca di beni, società e conti correnti riconducibili all’uomo. Condividi
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