Gli agenti della polizia penitenziaria hanno arrestato un avvocato del foro di Brindisi, Benedetto Romano, 41 anni, accusato di aver introdotto e consegnato un mini cellulare a un detenuto durante un colloquio al carcere Pagliarelli, un istituto carcerario di alta sicurezza. Il detenuto in questione è Gianluca Lamendola, 36 anni, denunciato a piede libero per lo stesso reato di introduzione di oggetti proibiti in carcere, e considerato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Lecce il boss del clan Lamendola-Cantanna, inquadrato nella frangia dei “mesagnesi” della Sacra Corona, una delle…
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Schermi contro cellulari nelle carceri italiane
Il procuratore di Catania, Francesco Curcio, ha sottolineato la necessità di implementare misure di sicurezza per prevenire la penetrazione di cellulari all’interno degli istituti penitenziari, un problema endemico che ostacola la lotta alla mafia e al crimine organizzato. A margine della conferenza stampa sull’operazione che ha portato all’arresto di quattordici indagati del clan mafioso Scalisi di Adrano, Curcio ha evidenziato l’importanza di schermare gli ambienti penitenziari per impedire l’uso di telefonini cellulari, dispositivo fondamentale per le comunicazioni illecite e l’organizzazione di attività criminose. Se i detenuti non potessero utilizzare i…
Leggi tuttoGiudice convalida arresto di Giuseppe Cangemi in carcere
Il giudice per le indagini preliminari Lorenzo Chiaramonte ha convalidato l’arresto di Giuseppe Cangemi, il dipendente della Rap accusato di omicidio volontario per aver ucciso il cognato Stefano Gaglio, e ha disposto la misura cautelare in carcere. L’avvocato Salvino Pantuso, legale di Cangemi, aveva presentato documentazione sui problemi di salute mentale del suo assistito, in particolare la diagnosi di schizofrenia, sostenendo che la misura carceraria non sia compatibile con il suo stato di salute psichiatrica. La Procura avrebbe confermato il movente economico dell’omicidio, secondo cui Gaglio aveva comunicato ai figli…
Leggi tuttoCaltagirone (CT), detenuto strangola e uccide compagno di cella: arrestato
Un detenuto di 60 anni è stato arrestato dalla Polizia Penitenziaria di Caltagirone poiché ritenuto responsabile di avere strangolato e ucciso il compagno di cella 40enne. L’uomo ha confessato il delitto, scoperto 2 giorni fa ma reso noto solo ora dalla Procura calatina. Quest’ultima ha chiesto al GIP la convalida del provvedimento e l’emissione di un’ordinanza cautelare. L’omicidio è stato causato da asfissia meccanica violenta da strangolamento. L’assassinio, inoltre, sarebbe avvenuto almeno 48 ore prima del rinvenimento del cadavere. Condividi
Leggi tuttoSanta Ninfa (TP), torna in carcere dopo condanna definitiva: in galera uomo vicino a Messina Denaro
I Carabinieri della Stazione di Santa Ninfa hanno arrestato Ugo Di Leonardo di 79 anni. L’uomo era stato già tratto in arresto nell’agosto del 2015 nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata Ermes che aveva portato all’arresto di 11 esponenti di vertice della famiglia di Cosa nostra trapanese. Questi gestivano il sistema delle comunicazioni del latitante Matteo Messina Denaro. Di Leonardo è stato ritenuto responsabile di associazione di tipo mafioso e condannato a 12 anni di reclusione. Nell’aprile scorso era stato condotto nel carcere di San Giuliano ma era stato scarcerato…
Leggi tuttoEx capitano del Palermo Miccoli condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere
Fabrizio Miccoli, ex giocatore del Palermo Calcio, dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso. La seconda sezione della Cassazione ha stabilito il provvedimento. Secondo le indagini il soggetto avrebbe commissionato a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino “u scintilluni” (in galera con una pena di 7 anni), di recuperare 12mila euro da Andrea Graffagnini che a quei tempi era titolare della discoteca “Paparazzi” di Isola delle Femmine per conto dell’ex fisioterapista del club rosanero, Giorgio Gasparini. Quest’ultimo aveva chiesto aiuto…
Leggi tuttoCatania, operazione “Concordia”: uomo dai domiciliari al carcere
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato il 34enne catanese Carmelo Pandetta. L’uomo a gennaio fu destinatario dei domiciliari nell’ambito dell’operazione “Concordia”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante. Ai danni del soggetto la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura della Repubblica avverso quel provvedimento del GIP, ha disposto la sostituzione della precedente misura con quella della custodia in carcere. L’individuo è stato associato alla casa circondariale di Piazza Lanza. Condividi
Leggi tuttoPaternò (CT), rapinatore seriale colto in flagrante: posto in carcere
I Carabinieri di Paternò hanno arrestato un 48enne per rapina aggravata e porto abusivo di armi. L’uomo colpiva i supermercati della zona principalmente intorno all’orario di chiusura dell’attività. I militari hanno studiato le sue mosse e una sera il criminale è entrato in un esercizio di via Arti e Mestieri col volto travisato da un passamontagna brandendo un grosso coltello da macellaio. L’individuo ha svuotato le casse, posto i soldi in una busta ed è uscito. Le Forze dell’Ordine hanno bloccato il criminale senza lasciargli possibilità di fuga. Il bottino,…
Leggi tuttoNoto (SR), uomo festeggia i domiciliari e finisce in carcere
Un uomo di Noto ha avuto la concessione dei domiciliari al posto del carcere e nel giro di pochi giorni è stati condotto in galera. Il soggetto arrestato per estorsione aveva il divieto di comunicare con persone diverse dai suoi legali e dai parenti conviventi ma ha usato i social per insultare i Carabinieri dopo l’uscita dal Tribunale di Siracusa. Lo stesso ha condiviso foto scattate mentre era a cena con amici che non avrebbe potuto frequentare. I militari lo hanno arrestato per le violazioni alle prescrizioni stabilite dal giudice.…
Leggi tuttoCaltagirone (CT), detenuto morto assassinato: un arresto
Un detenuto sarebbe stato ucciso e non avrebbe perso la vita per cause naturali. Si tratta di Giuseppe Calcagno, morto nel carcere di Caltagirone il 31 gennaio scorso, che secondo gli accertamenti medico legali sarebbe stato assassinato. La Procura sostiene che il suo allora compagno di cella lo avrebbe strangolato nel sonno e ucciso. Il soggetto ritenuto responsabile era ai domiciliari ed è stato arrestato dai Carabinieri. I militari hanno eseguito nei confronti dell’individuo un’ordinanza del GIP, emessa su richiesta del procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, e del sostituto, Samuela…
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